Questa è una storia vera e dietro tutte le storie vere si nascondono le verità della vita a cui gli scrittori si ispirano per creare i mondi che tanto amiamo scoprire tra le pagine di un libro. Questa è la storia di Stefano Pastor uno scrittore che io ho amato quando era ancora sotto pseudonimo.
Anno 2010 parte il concorso letterario IoScrittore indetto dal Gruppo Editoriale Mauri Spagnol e io vi partecipo con un mio romanzo. Il concorso prevede che i concorrenti valutino gli incipit a vicenda e che si diano delle valutazioni sia numeriche che descrittive alle opere ricevute in visione. Il tutto si svolge sotto pseudonimo e in massima segretezza. Tra le mie assegnazioni mi capita uno scritto “ancora inedito ma di prossima pubblicazione” che mi lascia letteralmente di stucco. Mi rendo conto di trovarmi al cospetto di uno Scrittore con la “S” maiuscola. Il suo teste scorre liscio e senza intoppi, la sua prosa è ferma ed essenziale e quello che racconta mi lascia una curiosità dentro che ha dell’inverosimile. Gli assegno un bel 9 e gli dico che per me quello che ha scritto è un capolavoro. Dopo la fine del concorso io non passo e neanche il testo a cui avevo dato il 9. Dopo il concorso sul blog ufficiale si scatena un putiferio e così un manipolo di noi, esclusi ovviamente, mette in piedi una sorta di “Isola che non c’è”. Un blog per tutti coloro che vorranno confrontarsi sulla scrittura e in particolare sull’avventura del concorso appena trascorso. Inizialmente il posto da me fondato si chiama “Quelli di Io Scrittore 2010” adesso si chiama Inchiostro e Patatine e di tanto in tanto mi vado a fare un giro. Ho ceduto la gestione ad altri utenti registrati che avevano più tempo di me nel dedicarsi a questo progetto.
Ma andiamo avanti, grazie a questo forum e cercandolo in lungo e in largo per la rete ero alla ricerca dell’autore sotto pseudonimo del titolo che avevo reputato un capolavoro. Finalmente lo trovo o è lui a trovare me. Per qualche strano motivo gli scrittori si cercano, specie se hanno visto qualcosa che andava “oltre” l’ordinario. Scopro che l’autore dell’incipit da me letto si chiama Stefano Pastor e che non ha scritto solo il romanzo presentato al concorso, ma ha fatto molto di più. Da qual giorno compro tutti i suoi libri, anche perché non potrei farne a meno.
A seguire il resto della storia dal punto di vista di Stefano Pastor presa di pari pari dal sito dello scrittore.
Leggetela, ne vale la pena e può far capire a tutti noi che con molta forza di volontà e impegno i sogni possono realizzarsi.
Grazie Stefano
Salve a tutti!
Con alcuni giorni di ritardo festeggio il primo anno del mio blog. Questo compleanno è ancor più significativo grazie a due eventi che hanno cambiato completamente la mia vita.
Il primo è molto personale, ovvero ho abbandonato la città in cui sono nato e sempre ho vissuto, Ventimiglia, per trasferirmi in un’altra regione, l’Emilia-Romagna, e precisamente a Cento, in provincia di Ferrara. Una decisione che si potrebbe dire improvvisa, a seguito di un’insperata occasione a cui non potevo rinunciare.
A questo terremoto della mia esistenza si aggiunge pure una svolta nella mia carriera, altrettanto inaspettata e sorprendente. Sono risultato uno dei vincitori del Torneo IoScrittore, e come tale il mio romanzo L’ILLUSIONE verrà pubblicato da Fazi nel corso del 2012. Un’occasione unica e una possibilità di raggiungere tutte le librerie italiane, e quindi di essere letto e giudicato.
Non dico che ciò sia il coronamento di tutti i miei sogni, ma di certo è una prova tangibile che la strada scelta è quella giusta e ho fatto bene a perseverare.
Mi pare quindi il momento migliore per trarre un bilancio di ciò che sono e di ciò che ho fatto.
In un momento della vita in cui le persone normali tirano i remi in barca, bene o male si considerano assestati e si preparano all’inevitabile lento declino, io invece ho deciso di mettermi in gioco e di ricominciare da zero.
Chiusi i conti con un passato lavorativo che ha avuto alti e bassi, bei momenti come disastrose cadute, alle soglie dei cinquant’anni ho deciso di realizzare un sogno che mi portavo dentro fin da ragazzino.
Il 12 aprile del 2008, mi son detto: «Voglio scrivere. Sono più di trent’anni che desidero farlo, e anche se sono convinto che non sarò mai abbastanza bravo da poter essere pubblicato, voglio provarci lo stesso.»
Così quel giorno, davanti a una pagina bianca di word, ho scritto il titolo del mio romanzo, Thule, e sono andato avanti. Da allora non ho mai smesso.
È stato necessario quasi un mese per ultimare Thule, che nel frattempo aveva cambiato titolo in Mike, e il risultato finale mai avrei osato presentarlo a un editore, perché non era all’altezza di una pubblicazione. Però c’ero riuscito, lo stile tutto sommato non era neppure orrendo e la storia niente male, mi bastava così.
Ho continuato, senza alcuna pretesa, solo per il piacere di scrivere. A digiuno di editing ho scritto un libro dopo l’altro, senza mai fermarmi e all’inizio senza revisionarli neppure, al ritmo medio di uno al mese (talvolta anche due, se si trattava di libri più corti).
Il mio stile è andato via via migliorando, ho imparato a revisionare le mie opere, e man mano che sono iniziate le pubblicazioni e sono venuto in contatto con veri editor, ho appreso sempre più le basi per renderli migliori.
Anche le storie sono cresciute di spessore e ho sfornato libri più lunghi e articolati. Alla fine è giunto persino il momento in cui sono arrivato a considerare i miei libri pubblicabili e ho iniziato a partecipare a concorsi.
Qualcuno l’ho vinto, altri no. Ho iniziato a pubblicare. Spesso libri scartati da un editore venivano accettati da un altro, quindi non mi sono mai perso d’animo. Sono giunto alla conclusione che le mie storie, come immagino quelle di chiunque altro, possono piacere o non piacere. A certi editori sono piaciute e ad altri no, è normalissimo.
Il mio stile è personale e riconoscibile al di là degli argomenti trattati. Privilegio i dialoghi, sono parco di descrizioni e di aggettivi, amo sorprendere il lettore con brusche virate nella trama, dedico molta attenzione ai finali (che possano piacere o meno), tento di essere originale, spesso lascio andare a briglia sciolta la fantasia. Curo molto il carattere dei miei personaggi, ma ogni azione è fine alla storia, quindi le divagazioni sono molto rare. Perciò se cercate lunghe ed elaborate descrizioni poetiche, se volete sapere in ogni istante il colore del cielo e dei vestiti indossati dai personaggi, se amate flussi di coscienza, diari intimi e cose del genere, astenetevi pure dal leggerli.
Amo ogni personaggio che creo e vorrei trasmettere questo amore anche a chi mi legge. Non c’è mai stato in nessuno dei miei libri, né mai ci sarà, un personaggio autobiografico, e non ho narrato eventi personali in nessuna delle mie storie. Prediligo il lieto fine, pur restando su un piano logico e credibile, ma talvolta, seppure con dolore, accetto anche la dipartita di qualche personaggio, quando la storia lo richiede.
Adoro il fantastico, ma rendo meglio nei thriller, ho accettato la sfida di scrivere storie di ogni genere, affrontando fantascienza, fantasy, horror, avventura, azione, libri drammatici e brillanti, e molto spesso storie non ascrivibili a nessun genere specifico.
In quest’ultimo bimestre, per esempio, ho scritto due romanzi completamente diversi uno dall’altro: la commedia sentimentale GUS & MILKY e l’horror TEARDROPS & LACES (Lacrime e Pizzi), entrambi di lunghezza non eccessiva. Posso dire che il piacere di scrivere è rimasto immutato e mi sono divertito come il primo giorno.
Nel campo delle pubblicazioni è uscita in questi giorni la versione ebook di CAM e il cartaceo sarà disponibile entro una decina di giorni. Il fantasy RAGNATELA DI CRISTALLO, in pubblicazione presso Linee Infinite, è stato rimandato a febbraio. La raccolta I GIORNI DELLE BESTIE, contenente nove dei miei racconti, è giunta alla fase finale e presto verrà pubblicata da Il Foglio Letterario, nella collana Fantastico e altri orrori. STELLA, in pubblicazione a marzo dalla 0111, verrà posto in vendita in un’inedita confezione comprendente cartaceo, ebook e audiolibro in contemporanea. Il racconto lungo BIANCO E NERO verrà pubblicato a gennaio in ebook nella collana eTales di Graphe.it.
Tirando le somme, a tre anni e mezzo da quando ho iniziato a scrivere, e un anno e mezzo da quando ho pubblicato il primo libro, mi ritrovo con una cinquantina di libri scritti, di cui nove già pubblicati e altri cinque in via di pubblicazione, anzi sei considerando pure L’ILLUSIONE. L’entusiasmo con cui ho iniziato non è mai venuto meno, anzi è solo aumentato. Sono sempre più convinto che creare storie e metterle su carta sia la cosa più bella del mondo. Piccolo successo dopo piccolo successo, la scalata continua. Inizio persino a nutrire speranze che tre anni fa non avrei neanche osato concepire e… ma sì, lo ammetto, inizio quasi a crederci anch’io: non scrivo affatto male! Che posso volere di più?
Un caloroso saluto a tutti quanti.
Stefano
Articolo tratto dal sito di Stefano Pastor
Intervista a Stefano Pastor